Colora la vita e ascolta Miles Davis

Sempre dal libro "Sfamiglia" di Paolo Crepet mi è piaciuto il paragrafo C come Colori. L'autore si chiede perché in un borgo di pescatori le case sono colorate, in Asia e Africa le donne indossano vestiti dai colori prodigiosi e invece una scuola, un liceo sono grigi ?
Perché la muffa sul soffitto è più tollerabile di un arancio tramonto alle pareti?  Un bambino che manda centinaia di sms o gioca tre ore di fila alla playstation non preoccupa più di tanto i genitori che non si chiedono come mai non reagisca di fronte a un quadro pieno di colori bellissimi, anzi lo ignori. Abbiamo paura delle emozioni ?
Abbiamo paura della crescita emotiva dei ragazzi proprio perché conoscere le proprie emozioni significa cercarle nella vita, dunque essere liberi. Il grigiore è prevedibile, i colori molto meno.

Sempre Crepet consiglia di ascoltare Miles Davis in Kind of Blue.



E mi incanta quando dice: "Mi piacerebbe che in un'aula scolastica risuonasse questo divino lamento, richiamo ancestrale, sibilo animalesco: lascerebbe un'orma nell'anima dei ragazzi, favorirebbe la sublimazione della perdita e indurrebbe al superamento mentale, indispensabile a salvarsi la vita nei momenti di noia e perdità di sé."

Concludo con un'altra fase e domani, se riesco, l'ultima puntata:
"I nostri figli cercano persone autentiche, capaci di severità, non disposte a chiudere gli occhi."

Commenti

  1. Insomma, dovrei essere a letto perché sono stanca ma non riesco a smettere di ascoltare Miles Davis...

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  2. Ciao! mi hai fatto venire voglia di tirar fuori proprio Kind of Blue! oggi pomeriggio... appena torno a casa lo faccio! grazie! baci Smile

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  3. con me sfondi una porta aperta....
    W i colori e W Miles Davis!
    una melodiosa giornata
    StefiB

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  4. Speriamo di essere ancora abbastanza veri e capaci di severità (anche nei nostri confronti), e soprattutto di restare PERSONE ! In questi momenti sono portata a mettere in dubbio tutto... Soffro di una mancanza di certezze contemporaneamente geriatrica ed adolescenziale!
    DaniVS

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  5. Dani...non leggere questo libro in questo momento...
    Rivolgiti a tutto ciò che di positivo vedi attorno e dentro di te!!!

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  6. Stefi ho visto dopo aver scritto il post che nella tua lista dei desideri hai la biografia di Miles Davis...

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  7. Crepet non mi piace molto, anche in questo caso... non credo che il colore delle pareti sia il probleìma principale della nostra scuola. Un'aula gialla, madreperlata, color farfalla senza l'amorevole presenza di un insegnante non risolve granché... bisognerebbe colorare le menti dei docenti e delle maestre prima di colorare le aule!!!

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  8. Ciao Carissima ALCHEMILLA,
    mi unisco alle vostre belle riflessioni, perché è come dice la cara Palmy : bisognerebbe colorare le menti dei docenti e delle maestre prima di colorare le aule! Su questo bel tema bisognerebbe portare in ogni scuola pubblica quei saggi insegnamenti moralistici/pedagogici/psicologici dettati dai saggi insegnamenti di essere di grande amore come La Montessori o Steiner e tanti altri saggi veri istruttori di questa nostra martoriata umanità.

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  9. Probabilmente ho sintetizzato troppo il messaggio. Lui dice proprio che gli insegnanti dovrebbero portare più colore nella classe, non solo quello alle pareti. Ma dice anche che i genitori si scandalizzano se una maestra porta gli alunni a fare una passeggiata nel bosco se fa ascoltare musica etc etc.
    Quindi non giriamo le colpe solo agli insegnanti, abbiamo anche noi la nostra buona dose di grigiore...

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  10. Mi è partito il messaggio prima di aver concluso perché stavo discutendo con mio marito...

    Il significato di quello che stavo dicendo è che il clima di sfiducia nei confronti della scuola non aiuta.
    Questi gli ingredienti:
    - i ragazzi non hanno voglia e sono demotivati
    - i genitori non si fidano degli insegnanti e si lamentano

    - chi governa taglia i fondi e mette regole e programmi assurdi...

    E dimmi tu gli insegnanti dentro tutto questo quante possibilità hanno di essere bravi.
    Siamo già fortunati che ce ne siano tanti bravi...

    Aggiungo anche che un lavoro poco considerato e non ben pagato attira menti meno eccelenti di un lavoro molto considerato e stra pagato...Quindi dirottiamo le nostre migliori menti da altre parti piuttosto che nel ruolo più importante che ci sia...

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  11. E aggiungo ancora che le scuole Montessoriane e Steineriane sono riservate a gente di ceto alto!
    Sono una chimera per la gente comune.
    Perché non si tramuta tutta la scuola pubblica in scuola montessoriana?
    Abbiamo avuto una grande donna che il mondo ci invidia...

    Concludo dicendo che non è mia intenzione difendere gli insegnanti a spada tratta ma credo che sia un lavoro molto difficile e sia molto difficile farlo bene, sia molto facile demotivarsi.
    Io nella mia vita di studentessa ho incontrato quasi il 90% di gente in gamba!
    Auguro la stessa fortuna alle mie figlie!

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  12. Hai ragione, alchemilla... anche i genitori sono una continua lamentela. Non credo sia possibile in Italia quello che è normale in America: che i genitori si rimbocchino le maniche e collaborino costruttivamente!

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