L'uomo che verrà


Ho visto un film che mi ha bucato il cuore.
Inizia lento, con poche parole, è sottotitolato, perché la gente parla il dialetto bolognese.
Inizia con la dura vita dei contadini durante la guerra.
Per tutto il film ci accompagna una bambina che non parla ma osserva e capisce.
Termina con un episodio storico che non conoscevo veramente.

Purtroppo quando andavo a scuola io (non so adesso) si arrivava alla fine della quinta superiore con la seconda guerra mondiale da terminare  in fretta, magari dedicando moltissimo tempo ai campi di concentramento in Germania ma con pochissimo, o quasi nullo, approfondimento di ciò che accadde in Italia.

Questo film mi ha costretto ad approfondire e a cercare di capire.

La mia prima reazione è stata "Ma quanto cattivi erano..." fino a che sono andata sul sito "Scuola di Pace di Monte Sole" e ho trovato in apertura questa poesia di Aleksandr Solzenicyn che mi ha subito zittito:

Se solo fosse così semplice.
Se solo vi fossero persone cattive,
che insidiosamente commettono azioni cattive
e fosse solo necessario separarle dal resto di noi e distruggerle.
Ma la linea che divide il bene dal male passa tagliente attraverso
il cuore di ogni essere umano.
In fondo è solo per il modo in cui sono andate le cose che gli altri
sono stati assassini e noi non lo siamo stati.


Ho guardato questo film dopo un altro totalmente diverso, nettamente inferiore ma che ha venduto di più, facendo molto più parlare di sé (Incasso totale 8.469.000 contro 1.328.000). Un film a tratti molto volgare e con alcuni dialoghi imbarazzanti, con il solo pregio di fare da monito ad ogni genitore su come non comportarsi con i figli. Si tratta del film "Genitori e Figli - Agitare bene prima dell'uso".
Mi sono quindi chiesta come veniamo educati dai media (con la complicità della scuola, in particolare con i suoi programmi ministeriali) alla volgarità e alla pochezza, cercando di nascondere la storia ma insieme alla storia anche i capolavori che anche il cinema italiano può fare, come questo "L'uomo che verrà"...Un film che il Festival di Venezia non ha voluto.

Una nota anche alla colonna sonora che si sposa perfettamente con il film e in certi momenti toglie il fiato.

Commenti

  1. Grazie. Lo guarderò sicuramente! Concordo su tutto ciò che hai scritto e farò sicuramente un giro sul sito che hai citato.

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  2. L'uomo che verrà è un vero capolavoro: rigoroso e antiretorico,dove sono gli squardi più che i proclami o le parole a comunicarci tutto l'orrore e l'insensatezza della guerra.
    Ho dovuto fare molti km per raggiungere il mio capoluogo di provincia e poter vedere questo film dalla programmazione quasi nascosta.
    Grande alchemilla!
    Grazie per la bellissima poesia di A. Solzenicyn che hai postato e che sposa completamente, credo, il messaggio del film di Diritti.
    Giada

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  3. Abbiamo noleggiato il film "Genitori e Figli" qualche settimana fa. mi attirava il cast, pensavo fosse un bel film... ne sono rimasta delusa, o meglio si fa guardare, per carità, ma non mi ha lasciato niente!
    L'uomo che verrà è nella mia lista già da un po' ma aspetto settembre per godermelo appieno!
    Grazie mille per avermelo ricordato in ogni caso!!
    buona settimana!!! :-))

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  4. Cara Giada per fortuna hai fatto molti km per qualcosa per cui valeva la pena!!!

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  5. Ne ho sentito parlare del primo mentre il secondo ce l'ho registrato da vedere. A mio figlio quattordicenne e' piaciuto ma abbiamo gusti molto diversi. :-)

    PS ho girato un po' per la tua libreria su Anobii e ti ho lasciato qualche segno...
    Abbiamo gusti molto simili in fatto di libri.
    Ciao

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  6. Il secondo guardalo e poi fanno sapere, se ci penso mi sembra ancora più brutto.
    Mentre il primo, se ci penso, mi sembra ancora più bello e vorrei rivederlo.
    Sono sicurissima che ti piacerebbe.

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