MOMO


Qualche tempo fa Sybille mi ha parlato di Momo di Michael Ende, avevo bisogno di approfondire, ed ecco qui un passaggio molto interessante per quelli come me, che vogliono fare tanto e non combinano niente:


Il vecchio si chiamava Beppo Spazzino. Aveva di sicuro un altro cognome ma, dato che di mestiere era spazzino e che tutto lo chiamavano così, anche lui aveva deciso che quel cognome gli stava bene. [....]
E faceva il suo dovere volentieri e a fondo. Sapeva che era un lavoro assai necessario. Quando spazzava le strade andava piano ma con ritmo costante: ad ogni passo un respiro e ad ogni respiro un colpo di granata. Passo-respiro-colpo di scopa. Passo-respiro-colpo di scopa. Di tanto in tanto si fermava e un momento e guardava, pensieroso davanti a sé. E poi riprendeva. Passo-respiro-colpo di scopa. [....]
Dopo il lavoro, quando sedeva vicino a Momo, le spiegava i suoi grandi pensieri. E poiché lei ascoltava in quel suo modo speciale, gli si scioglieva la lingua e trovava le parole adatte.
"Vedi, Momo, è così: certe volte si ha davanti una strada lunghissima. Si crede che è troppo lunga, che mai si potrà finire, uno pensa."
Guardò un po' in avanti davanti a sé e poi proseguì: "E allora si comincia a fare in fretta. E ogni volta che alzi gli occhi vedi che la strada non è diventata di meno. E ti sforzi ancora di più e ti viene la paura e alla fine resti senza fiato... e non ce la fai più.... e la strada sta sempre là davanti. Non è così che si deve fare."
Pensò ancora un poso e poi seguitò: "Non si può mai pensare alla strada tutta in una volta, tutta intera capisci? Si deve soltanto pensare al prossimo passo, al prossimo respiro, al prossimo colpo di scopa. Sempre soltanto al gesto che viene dopo.
Allora c'è soddisfazione; questo è importante perché allora si fa bene il lavoro. Così deve essere.
E di colpo uno si accorge che, passo dopo passo, ha fatto tutta la strada. Non si sa come.... e non si è senza respiro.
Questo è importante.
"




Esiste un grande eppur quotidiano mistero… Questo mistero è il Tempo. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che, talvolta, un’unica ora ci può sembrare un’eternità e un’altra invece passa in un attimo… dipende da quel che viviamo in quest’ora.
Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore.



Questo libro mi ispira: vorrei leggerlo dieci minuti ogni sera alle mie figlie. 
Mi ha sempre colpito quando Sandro Veronesi racconta di aver letto ai suoi tre figli (alla fine era rimasto solo il più giovane ad ascoltarlo) tutta la saga di Harry Potter ad alta voce. 
Non saprei arrivare a tanto ma mi piacerebbe provarci ancora, anche se ormai sono grandi ed è tanto tempo che non leggo più per loro! (se escludiamo storia, geografia, scienze e grammatica...) Voi leggete molto con i vostri figli? Anche quelli più grandi?

Commenti

  1. Sì leggo ancora al mio, perchè a lui non piace leggere, purtroppo. Ma se sono io a farlo accetta volentieri qualche proposta nuova, specie le più ostiche. Pensi che Momo possa andare bene per un dodicenne?
    Melanele

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  2. A prima vista sì. Poi ti dico come reagisce la mia undicenne...stasera inizio!

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  3. Mi unisco a voi... proverò a leggerlo anch'io ai miei figli...
    Hugs

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  4. Sì, sì, leggi leggi! Momo è bellissima (è bello anche il film).
    Io fuori leggo ai piccini, ma ai miei figli leggo ancora ad alta voce, a volte con la scusa di chiedere loro un parere su quello che dovrò leggere in biblioteca o a scuola gli leggo anche le storielle, ma libri, sì leggo ancora e a volte leggono loro a me... perchè è bello anche ascoltare ;)
    StefiB

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  5. Che bella sorpresa Alchemilla, ora mi ricordo che te ne avevo parlato in un commento di 100 anni fa circa...
    Credo che alle tue figlie la storia piacerá. È in ogni caso uno spunto per riflettere e parlare di tante altre cose. Sí soprattutto del tempo. Mi piace molto la scena dove Momo, per andare avanti, deve andare al contrario, cioé fare i passi indietro. Non é questo un bellissimo simbolo e significato? Non intendo dire che bisogna tornare a fare le cose come una volta, ma per andare avanti nella direzione piú giusta di adesso, nella societá, magari c'é bisogno di andare nella direzione opposta.
    Guarda giusto ieri non sapevo se ridere o piangere quando ho letto che i paesi scandinavi sono interessati alle tonnellate di rifiuti italiani perché ne "hanno bisogno" per far lavorare i loro inceneritori che producono calore. Voglio dire: fra un po' ci chiederanno di aumentare i rifiuti anzicché trovare il modo di produrrne meno? oh sto andando OT...
    A Sandro leggo tutti giorni e lui a me (ci diamo il cambio), con John é piú difficile ora perché torna tardi da scuola, insomma passiamo molto meno tempo insieme ora, ogni tanto nei finesettimana peró si fa, si legge insieme ad alta voce.

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  6. Non sono madre e quindi non ho figli a cui leggere, ma nei miei sogni questo accade. Accade perché lo ritengo fondamentale. Spero di riuscire a farlo veramente, quando sarà il mio turno.
    Il personaggio che citi, Momo, mi ricorda nel nome MOmik, altro grande emblema di tempo e vita in "Vedi alla voce: Amore" di Grossmann.
    Un abbraccio.

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  7. Ciao Alchemilla ! Ma che bello che stasera provi a leggere ai tuo ragazzi, spero vada bene e che siano rapiti dalla storia. Il tempo è veramente una nostra ricchezza, dovremmo capirlo, gestirlo con saggezza...come nel testo che hai condiviso sul blog. Io faccio parte di una Banca del Tempo, ne hai mai sentito parlare? Mio figlio è grande e ho smesso di leggergli le storie da un po'... Un abbraccio !

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  8. Matilde ed io leggiamo tutte le sere.
    Una sera leggo io a lei e la sera dopo legge lei a me.
    Per ora le faccio scegliere i libri che le piacciono di più (è ancora legata alle immagini), ma tra qualche anno comincerò a proporle qualcosa di diverso, Momo compreso.
    Io sto leggendo per i fatti miei "La storia infinita" di Michael Ende. Avevo visto il film ma non c'è paragone!

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  9. @ Rossella tu non ci crederai ma ho appena lasciato un commento ad un blog in cui parlavo della banca del tempo!!!La conosco e penso sia una cosa meravigliosa in linea con quanto dice Sybille con l'andare un po' indietro per andare avanti.

    @Mi piace molto questa condivisione!!!

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  10. Io quando le mie nipotine erano piccole inventavo favole per loro, ma adesso che sono più grandi se potessi le leggerei libri fantastici come questo che hai commentato tu. Un caro saluto!

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  11. Uhh, lo lessi taaaanto tempo fa...ma ero "un'altra me" e sicuramente non l'ho apprezzato come merita. Devo assolutamente tirarlo fuori e rileggergelo. La mia Picciona ormai è una donna. Una giovane donna d'oggi. Leggono poco e chattano molto. Purtroppo.
    Grazie Alchy per questo bel post.
    Un bacio
    Tatti

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  12. leggo ancora molto poco ai miei figli. In compenso ho letto ad alta voce tutto Harry Potter a mio marito! :D
    Momo lo lessi tanti anni fa (era il lontano1996), in tedesco...quindi feci un bel po' di fatica! Però ricordo che mi era piaciuto moltissimo.

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  13. Io non ho bambini a cui leggere Momo, però siccome sto ancora crescendo me stessa, e a me stessa quello che hai scritto è piaciuto veramente molto, lo metto subito nella mia lista di libri da leggere.....:)

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  14. La lettura di Momo prosegue a piccoli passi: è più complicato di quanto credessi. La figlia minore segue con abbastanza attenzione e vuole leggere anche lei una pagina ogni sera, la pagina finale del capitolo.
    La figlia maggiore gira per la stanza, si alza sbuffa, va in bagno, torna...
    Proseguo come se nulla fosse.

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