Il rospo che c'è in lui...SEI TU!

Il libro "Il rospo che c'è in lui" di Elisabetta Tumbiolo mi ha proprio deluso. 
Secondo me parte bene soprattutto quando dice alle ragazze di non sposare assolutamente uomini che non le rispettano, le tradiscono e le umiliano già da fidanzati (e qui avevo già pronto l'ordine per regalarlo a qualcuno...) ma poi inizia a spiegare che tutti i difetti che vedi in tuo marito sono dovuti al tuo modo di vedere...Se cambi tu, cambia anche lui. Se lui ha mille difetti e tu non lo sopporti più cosa devi fare? Depilarti, truccarti, vestirti bene, soprattutto nell'intimo, cucinare con cura e raffinatezza, essere romantica, propositiva, sorridente...Praticamente geisha...
Perché l'uomo è diverso, se tu interpreti male quello che lui dice è colpa tua ma se lui non capisce quello che tu dici è ancora colpa tua.
E l'autrice non lo dice tra le righe, è sicuramente sincera, e forse ha ragione:
"Non ti scandalizzare se ti dico che, se le cose non vanno per il verso giusto, se non siete più felici, con molta probabilità è tua la responsabilità.

E' vero che si è in due a gestire un rapporto, ma nel matrimonio si sale su una barca nella quale al timone sta quasi sempre e solo la donna. Gli uomini, generalmente, si lasciano condurre, assecondando mete e obiettivi."
L'unico problema veramente maschile sembrerebbe essere la dipendenza da calcio, quella va superata con dolcezza: il marito va aiutato, non si capisce bene come, senza che se ne accorga, ad uscire dalla dipendenza da calcio...
L'unico motivo per separarsi invece, secondo l'autrice, è la violenza dell'uomo e il pericolo per se stessi e per i figli............

Ok. Respiro, mi calmo...Non condivido assolutamente questo libro. Gli uomini sono diversi da noi ma sono capaci di intendere e di volere, sono adulti e responsabili delle proprie azioni. 
Perché l'ho letto? Mi ha attirato il titolo e mi pareva fosse un modo per sdrammatizzare...Ma credo che se avessi avuto grossi problemi di coppia questo libro mi avrebbe spinto alla separazione!!!

Commenti

  1. Non è influenzato dalla morale cattolica, è semplicemente stupido (per non dire di peggio). Certe donne fanno arrabbiare (e molto) anche me, che sono un uomo (e anche cattolico).

    Pace e benedizione
    Julo d.

    PS ho fatto opera di autocensura. Non mi piacciono le parolacce, anche se qui ci sarebbero state a fagiolo.

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  2. Non l'ho letto ma non capisco cosa centri la morale cattolica con le cose che descrivi tu.
    Buona serata

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  3. Però non puoi negare che la chiesa cattolica ritenga che il matrimonio vada salvato a tutti i costi e per la maggior parte dà la colpa del fallimento alla donna, perché le donne non sono più quelle di una volta che si sacrificavano pesantemente per la famiglia.
    Quello che mi dà più fastidio è l'aggiungere sensi di colpa su sensi di colpa. E non tutte ce la fanno...

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  4. solo a sentirne parlare mi e' venuta l'orticaria....
    secondo me le unioni piu' forti sono quelle in cui si fa gioco di squadra, quelle in cui entrambi si fanno carico delle responsabilita' verso lavoro casa e figli....
    l'errore delle donne spesso, e' non chiedere l'aiuto che le spetta, la collaborazione....il piu' delle volte l'uomo non si "accorge" delle necesssita' anche domestiche...quindi dai e dai facendo notare la moltitudine di incombenze...riesce a prendere coscienza....in caso contrario...mi sa che la coppia....non funziona ed i problemi sono altri..

    elena

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  5. Mi dispiace che tu abbia a che fare con una chiesa del genere, io no.
    Buona giornata

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  6. Questo sembra più il modello di una donna accondiscendente, piuttosto che di una donna che abbia in mano il timone della famiglia. Indipendentemente dalla fede e dal credo religioso, l'essere disposte ad accettare più o meno certe situazioni, penso dipenda dal carattere di ogni donna, dall'educazione che ha ricevuto e dalla stima che ha di sè. Forse non è del tutto deleterio leggerlo: magari in tante scatena lo stesso moto di ira che ha scatenato in te ...

    P.s. Tu fagociti libri a una velocità ancora superiore della mia!

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  7. Ok, il libro fa schifo. Però sono d'accordo con Giulia, la morale cattolica non centra... centra il retaggio di anni di stupido maschilismo, laico e no. Mi sono toccati quattro figli maschi da crescere: ce la metterò tutta!
    Intanto "l'unico problema maschile", il calcio, a casa mia non si sa nemmeno cosa sia. :) Ma come sono fortunata, una questione in meno da affrontare!

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  8. Non condivido la visione dell'autrice. A quanto leggo pare faccia parte di quella nutrita schiera di donne che ragiona così: "Ti ha stuprato? E' colpa tua. Avevi la gonna".

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  9. Hai reso con molta efficacia il contenuto ultimo del libro. Non l'ho letto ma l'inizio che, come dici, sembra far ben sperare, è affossato dalla gravità della tesi sostenuta.
    Purtroppo credo siano ancora molte le persone che pensano all'uomo secondo un vecchio detto popolare: "Quello che gli pende lo difende". Forse per molti (e purtroppo per molte) il '68 è passato invano.

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  10. @Benvenuta Althea.
    Speriamo che siano quelli che la pensano così a sbagliarsi...

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  11. Ciao Alchemilla, grazie per il benvenuto. Sto giracchiando per il tuo blog ed , con il mio, sono agli esordi ma mi sta prendendo già molto (soprattutto in termini di tempo) però mi sono decisa e credo di aver fatto bene perché ho scoperto una forma di comunicazione che non conoscevo e che mi piace. Ancora complimenti e auguri.

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  12. ... sono sbalordita, sia dall'odio che questa donna dimostra verso il suo sesso che dall'irritante condiscendenza verso l'altro. mah. non mi spiego proprio perché una donna debba farsi questo.

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  13. Salve a tutti. Io non ho letto il libro, ma sono stata ad una presentazione dell'autrice pochi giorni fa. Ovviamente, la detta presentazione non ha toccato tutti i punti del libro.. beh, devo dire che alcuni mi sono sembrati pertinenti e applicabili alla realtà altri un po' meno. Per esempio quando parla della comunicazione alla base di un rapporto di coppia come di qualunque altro, oppure del fatto che se un uomo non è abituato a pulire e farsi le cose(magari perchè mammina gli ha semrpe fatto tutto) bisogna pian piano iniziarlo e non possiamo arrabbiarci se non fa le cose come diciamo noi o non fa tutte le faccende da subito. Ecco anche noi dovremmo un po' dellegare e spesso non lo facciamo, poi che loro(gli uomini) se ne approfittino è vero. L'infedeltà troppo facile giustificarla con "mi trascura e allora vado con un'altra", non è una giustificazione e non è questo il modo di reagire alle mancate attenzioni, a volte però un'allontamento può dar adito a questi comportamenti. Lei però ha specificato all'inizio della presentazione che possiamo immaginare tali comportamenti come capovolti a seconda di chi li legge se lei o lui. Secondo me il succo di tutta questa storia è che per stare bene insieme e in maniera durevole si deve essere in due a "sacrificarsi" che secondo me vuol dire rimanere se stessi,ognuno con il proprio bagaglio e il proprio vissuto, ma smussando un po' gli angoli per andare incontro all'altro e soprattutto parlare, parlare sempre, confrontarsi e scontrarsi se necessario perchè solo così si può realizzare unione. A volte cede lei, a volte cede lui per il bene della coppia e della famiglia.

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    Risposte
    1. Concordo, la donna deve imparare a delegare. Prima di tutto quando è mamma di un figlio maschio. E bisogna essere in due a sacrificarsi, a comunicare, a cercare le strategie per uscire dalla crisi.
      L'uomo (e anche la donna) però tutto questo lo impara da piccolo, con l'esempio dei suoi genitori!

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