Il linguaggio segreto dei fiori


E' tantissimo tempo che non parlo di libri. Quest'anno ho letto veramente pochi romanzi ma potrei avere il tempo di rimediare...
"Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh diventerà presto un film. E mentre lo leggevo pensavo proprio a questo. Leggere questo romanzo è come guardare un film. 
"Il linguaggio segreto dei fiori" è uno di quei libri che più che leggere, divori. Quando lo inizi ti sembra sia un romanzo un po' troppo leggero, con tutti gli ingredienti messi apposta per attirare il lettore, e difatti è quello che ti capita, vieni trascinata nella storia, che leggi voracemente. Questo è però anche un difetto perché in quanto troppo interessata alla trama, non assapori pienamente il romanzo.
E' un'idea originale quella dell'autrice di integrare perfettamente il linguaggio simbolico dei fiori nella storia.
L'autrice Vanessa Diffenbaugh
I fiori aiutano a delineare i personaggi e a dare un senso alla vita della protagonista, Vittoria.
Alla fine del libro è allegato il dizionario dei fiori, divertente da consultare per scoprire il significato simbolico attribuito ai vostri fiori preferiti.
Ho scelto questo libro su consiglio di Lara. E vorrei partecipasse alla sfida Leggiamo per la quale sono praticamente spacciata!
Se volete Leggiamo ci sarà anche in edizione 2013! Preparate le vostre liste!


LA TRAMA

Vittoria è una bambina che è stata abbandonata alla nascita dai genitori e che ha cambiato parecchie case e madri adottive, senza mai riuscire a trovare la casa giusta. A dieci anni viene data in affido ad Elisabeth, una donna che vive sola in una grande casa con un vigneto ed è la prima volta che Vittoria trova una persona che le vuole veramente bene, che si interessa a lei, che le dà affetto e le cure materiali che spesso le sono mancate.
Con Elisabeth, Vittoria riesce ad aprirsi, ad essere più docile, a divertirsi, ad imparare. E proprio da Elisabeth impara il linguaggio dei fiori. Il libro è strutturato con due storie che continuano parallele: Vittoria a dieci anni e Vittoria ora a diciotto anni, quando esce dalla casa di accoglienza e da qui si capisce che è successo qualcosa con Elisabeth e tutto il libro gioca su questo, spingendoti a leggere per capire il motivo per cui Vittoria non è più con Elisabeth...
Vittoria con Elisabeth aveva imparato oltre al linguaggio dei fiori, anche a riconoscere l'uva matura per la vendemmia e aveva raggiunto un grado di felicità che le permetteva anche di lasciarsi andare.
Purtroppo anche Elisabeth aveva una storia di dolore alle spalle, era stata una bambina piuttosto problematica, aveva un brutto rapporto con la madre e un'ottima intesa con la sorella ma anche lì qualcosa di misterioso era accaduto che le aveva brutalmente divise.
Mentre Elisabeth vuole adottare definitivamente Vittoria sente forte il desiderio di perdonare la sorella e cerca di avvicinarsi a lei ma sua sorella non le risponde mai, anzi il figlio della sorella le intima di stare lontano dalla madre che la odia e vorrebbe distruggerle il vigneto. Elisabeth cade in una sorta di disperazione e non se la sente più di adottare Vittoria in quanto sarebbe sola con lei, senza parenti.
Vittoria incolpa di tutto questo la sorella di Elisabeth, Catherine e porta dentro di sé un forte odio per quella donna. Allora ha un'idea tremenda. 
Si scopre che il problema tra le due sorelle è un uomo che ha lasciato Elisabeth per Catherine con il quale ha avuto un figlio ma che ha poi abbandonato anche loro. Elisabeth non ha mai perdonato Catherine anche perché la sorella ha piantato delle rose gialle (infedeltà) nel suo giardino.
Catherine ha veramente dei problemi psicologici, non esce più di casa da anni, ed è il figlio quindicenne Grant che si occupa di lei.
Vittoria crede di poter appiccare un piccolo incendio per incolpare Catherine ma invece il fuoco divampa dappertutto e non riesce a spegnerlo. Elisabeth cerca di impedire a Vittoria di farsi del male ma all'ospedale sembra che Elisabeth abbia picchiato Vittoria, e la ragazzina non nega questa cosa, quindi le viene tolta.
Vittoria vive tutta la vita con questo peso, mentre Elisabeth vorrebbe riabbracciarla.
Vittoria dopo essere uscita dalla casa di accoglienza e non aver trovato un lavoro, vive per un periodo in un parco di San Francisco dove coltiva dei fiori. Trova lavoro presso una fioraia, Renata, e ha successo in questo, anche perché viene presa in simpatia dalla titolare.
Così Vittoria trova un stanza (un buco) in cui vivere. Vittoria inizia a preparare bouquet con il linguaggio dei fiori che cambierà la vita delle persone.
Vittoria incontra un ragazzo al mercato dei fiori che riconosce come Grant. Iniziano un corteggiamento a base del linguaggio dei fiori, confrontando i vari significati, che li unisce molto. Creano il loro dizionario, ragionando fiore per fiore, passando ore ed ore in biblioteca. Grant le propone di fotografare ogni singolo fiore e creare delle schede. Vittoria si butterà in questa impresa, imparando a fotografare e creando un dizionario per lei e uno per Grant. Grazie alla pazienza e dolcezza di Grant, Vittoria si trova a suo agio con lui che le prepara gustosi pranzetti (Vittoria ha sempre fame perchè mangia pochissimo!).
Con molta fatica, e con l'aiuto di Renata, si sbloccherà con Grant e staranno sempre insieme, riuscendo a fare anche l'amore.
Vittoria resta incinta ma scappa perché non vuole rovinare la vita di Grant. Si nasconde, vive nel bosco, mangia pochissimo, aspettando che lui smetta di cercarla.
Si nasconde alla casa della sorella di Renata, dove viene aiutata dalla mamma di Renata. Insieme l'aiutano per i primi tempi dalla nascita della bambina. Vittoria però quando poi resta sola non ce la fa più e decide di lasciare la bambina a Grant e ricomincia a nascondersi.
Renata non l'aveva più presa con sé a lavorare, allora Vittoria, incinta, prova a inventarsi un lavoro. Si butta con tutto il suo impegno anche in questa avventura. Creando fiori per le nozze e per vari "Messaggi". 
E' ricercata e apprezzata. Trova un'aiutante Marlene.
Dopo aver lasciato la bambina a Grant lavora ancora tantissimo finché va in crisi perché vuole trovare Elisabeth e dirle la verità. Le manda una lettera. La risposta di Elisabeth è "vorrei che tornassi da me". Allora torna ma la vede con sua figlia, quindi va da Grant che le spiega che Elisabeth lo sta aiutando perché da solo non ce la faceva.
Insieme vanno da Elisabeth, si chiariscono, si capiscono, si perdonano. E Vittoria capisce che potrà essere felice che c'è qualcuno che l'ama e anche lei potrà amare. Il fiore dell'amore materno è il Vischio, che non ha radici.
Vittoria si rende conto che non può fare tutto insieme. Quindi pian piano ricostruirà l'amore con Grant, poi quello con la bambina e infine ricomincerà a lavorare, assumendo anche delle ragazze della casa accoglienza.

Il banner di Leggiamo 2013
The language of flowers 2010

Commenti

  1. Uno dei miei libri preferiti..anche io l'ho divorato! (:

    Buona giornata!

    Reb.

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  2. La cosa che mi sembra più impegnativa è...compilare una lista di 50 titoli! :O
    Ma un "leggiamo" versione ridotta non c'è?! :)

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    Risposte
    1. Non so se Lena ci ha pensato...Ma compilare la lista è divertente...rispettarla è un po' più difficile!

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    2. Gaia in realtà non si deve compilare una lista di 50 titoli =) ma di 28...leggi bene il post =)


      é vero che rispettarla è, forse, un pò difficile....ma credo che uno il lista ci metta i libri che desidera leggere..non libri noiosi...ma quelli che destano interesse, quindi tanto difficile alla fine non è, non credi Alchemilla? =)

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    3. 50 titoli precisi li avremo in lista, a fine anno... =)

      su...non fatevi intimorire! ahhahahah

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  3. Io avevo letto le pagini iniziali e non mi aveva "attirato" più di tanto...nonostante titolo, trama e copertina l'avessero fatto. Credo allora che non sia stato il momento giusto...riproverò =)

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  4. L'abbiamo letto anch'io e le mie figlie... anche noi all'inizio avevamo avuto l'impressione che l'autrice avesse scritto questo libro puntando solo alle vendite ed invece ci siamo ricredute, l'idea è originale ed il libro ci ha coinvolto!
    A presto

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  5. Anche io l'ho divorato, proprio come dici te attira tantissimo e non pensavo, all'inizio credevo parlasse semplicemente di fiori, invece la trama è travolgente!:-)

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  6. me lo ha appena regalato una collega eee in 2 giorni l'ho finito!!! E' costruito bene, ha uno sviluppo coinvolgente, novità (vedi l'utilizzo del significato dei fiori) e offre molti spunti di riflessione. Io, appena terminato, sono ritornata su alcune pagine per "assaporarle" meglio ;-)
    Buone letture!!!
    Silvia

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