L'erba canta di Doris Lessing

Quest'autrice entra nell'animo dei suoi personaggi, ne sviscera tutte le caratteristiche e penetra anche nel loro inconscio. E' incredibile come sappia descrivere così bene le persone!
Confesso che le prime quaranta pagine sono un po' noiose, confusionarie e mi hanno fatto pensare di abbandonare il libro ma, dal secondo capitolo in poi mi sono appassionata alla vita di Mary e alla sua fragilità. Ero proprio curiosa di sapere perché era successo quel che era successo...
Che angoscia vivere in mezzo al veld, in una casupola con il tetto in lamiera che riduce l'interno ad un forno, immerso nel nulla!
"Io non mi sento sola" rispose Mary con sincerità.Solitudine, per lei, significava desiderare intensamente la compagnia degli altri. Ma non sapeva che solitudine può significare anche un impercettibile contrarsi dell'anima per mancanza di amicizia.
E' un romanzo che trasmette dolore, oppressione, è impegnativo sul piano sentimentale, io mi sono sentita schiacciata dalla vita di Mary, dalla sua incapacità di reagire, ma anche dalla sua immensa solitudine; la stessa di Dick, uomo inetto, immobile ma buono.
Purtroppo non ho capito il finale, nonostante l'autrice abbia spiegato bene i sentimenti fino alla fine, si è "dimenticata" di spiegarmi quelli di Moses...E io non ho afferrato il perché.

Titolo originale: The Glass is Singing (1950), traduzione di Maria Antonietta Saracino

Tutte le mie note.

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