Stranieri a scuola?

Ogni anno, puntualmente alla riapertura delle scuole, riapre il dibattito sul numero di stranieri presenti in classe.
Le mie figlie ed io abbiamo riflettuto più di una volta su questo discorso.
Tutto è cominciato quando ci siamo chieste: "Che strano tutti parlano di stranieri nelle classi e voi non ne avete nessuno!".
E poi...
Il ragazzo con i genitori marocchini che è nato in Italia e parla italiano meglio di me, è straniero?
La ragazza la cui madre brasiliana ha sposato un italiano e ha una proprietà di linguaggio impressionante per una quattordicenne, è straniera?
Il più bravo della classe che è nato in Ucraina, ma vive in Italia da tanto tempo e sua madre ha sposato un italiano, è straniero?
Il ragazzo nato in Italia da genitori senegalesi, che ha problemi di apprendimento e si impegna tantissimo, è straniero?
E quest'anno mia figlia alle superiori ha in classe otto ragazze di origini nordafricane con cui ha stretto subito amicizia (senza aver mai avuto il bisogno di specificare a nessuno l'origine delle sue amiche) e proprio oggi si è offerta di fare la capogruppo per un lavoro, per poterle avere, quasi tutte, nella sua squadra. Sono straniere?

Non voglio assumere che la convivenza tra diverse culture sia semplice e indolore ma mi piace invitare tutti coloro che si lamentano degli stranieri nelle scuole italiane a valutare meglio le loro affermazioni!

Certo, nella nostra scuola media per una serie di coincidenze si è creata una classe composta dalla maggior parte degli stranieri di quell'anno. Io mi rammarico perché mia figlia minore non ha in classe nessuno straniero...(Ah! Sempre se non si intendono stranieri il ragazzo nato in Italia da genitori argentini e quello nonmiricordopiùdidove arrivato qui appena nato...mi dimenticavo la ragazza con la pelle nera ma italiana, vale come straniera?)

Io confido nelle nuove generazioni. Dobbiamo aspettare ancora tanti anni perché i vecchi (cioè quelli dai trent'anni in sù...) sono ancorati alle loro posizioni (da entrambe le parti, infatti non tutte le amiche di mia figlia hanno avuto il permesso di partecipare alla sua festa di compleanno). Ma vedo belle amicizie, una splendida integrazione tra i giovanissimi e ho molta fiducia in loro!

Commenti

  1. Nella classe di mia figlia, quando andava alle elementari, arrivò una bambina indiana che era stata adottata da una coppia di italiani. La bambina, che non parlava ancora bene l'italiano, è stata inserita nella classe. Qualche giorno dopo è arrivato anche un bimbo marocchino che non parlava italiano quasi per niente. Apriti cielo!!! Ricordo i lamenti e le proteste degli altri genitori. Rallenteranno il lavoro... sono una palla al piede... ma come si fa, dico io???... Bisogna protestare con la dirigente... Non è possibile una cosa del genere...
    Ragazza mia, parliamo di una prima elementare!!!!! UNA PRIMA ELEMENTARE!!!
    Sucheta ha imparato l'italiano in pochi mesi e il ragazzino marocchino in ancora meno tempo. I bimbi italiani, aiutati dalle maestre, hanno fatto lezione di italiano ai due bambini, si sono divertiti insieme e sono cresciuti. Marta affiancava la bimba indiana e la aiutava e con il tempo sono diventate amiche del cuore.
    Alcuni genitori hanno continuato a protestare per mesi e mesi...
    Mi vien da dire una parolaccia.... ma non la dico, sono una signora!!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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    1. Purtroppo c'è una paura diffusa dal sentito dire e dai mass media e la gente (senza offesa ma letteralmente) è ignorante e purtroppo non aperta a cambiare idea.
      Grazie per la tua testimonianza.

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  2. L'integrazione è possibile e sono i ragazzi stessi ad insegnarcela. A onor del vero loro non si pongono nemmeno il problema dell'integrazione. Per loro è perfettamente naturale.

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    1. Hai ragione Catia, per loro è perfettamente naturale, vengono "deviati" dal pensiero degli adulti.
      Una ragazza del mio paese nelle elementari era diventata "amica del cuore" con una bambina cinese e volevano sempre stare insieme. Il padre è andato dalle maestre e ha intimato loro di dividerle in tutti i modi. Ma ti pare possibile?

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  3. La mia esperienza personale va oltre la scuola e riguarda la convivenza a tutti i livelli e posso dire che le cose cambiano..in meglio...
    Io sono di Trieste e forse non tutti sanno che il nostro passato e' travagliato.
    La convivenza tra la maggioranza italiana e la minoranza slovena, in passato e' stata difficile...dolore guerra ed ignoranza da ambo le parti in passato hanno causato chiusura per dirla con una metafora, ma i sentimenti erano ben peggiori...Beh tanto astio e' stato dimenticato...forse perche' con il tempo chi aveva il nervo scoperto non c'e' piu' e le nuove generazioni hanno dimenticato...per fortuna....
    Andando ad abitare sul carso, che e' la casa della minoranza slovena...mi sono resa conto che quei sentimenti sono sbiaditi se non dissolti del tutto...la convivenza e' serena....
    e posso dire che scuole italiane e slovene hanno entrambe una componente "multicolor"!!
    elena

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    1. Grazie Elena per la tua preziosa testimonianza. Io ho un particolare affetto per il Friuli perché i miei zii abitano lì e ci ho passato un po' di tempo, soprattutto da bambina.
      Quello che tu racconti è fonte di speranza, una speranza reale e possibile.
      Grazie!!!

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  4. Ora mi viene da sorridere..ma anche noi abbiamo vissuto esperienze simili (io italiana mio marito doppia cittadinanza).
    Si soffre, tanto. Soprattutto i bambini, perchè per loro il problema non esiste. E' tutto nelle testa dei grandi.
    E se le tue figlie sono così serene nei confronti degli "stranieri" è perchè tu sei stata capace di trasmettere loro una grande curiosità nei confronti del mondo.
    Un abbraccio

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    1. Ciao Laura, grazie per essere intervenuta. Non posso nemmeno immaginare il dolore di sentirsi sempre guardati in modo strano, per esempio.
      Spero davvero di essere riuscita a trasmettere loro qualcosa, grazie!

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  5. Ciao a tutti!!! Mia figlia è italo-senegalese...mi si è aperto il cuore leggendo le tue parole. Spero molto nella società che creeeranno i nostri figli ma non è per niente facile...e certe situazioni sono dure da superare ...e da digerire :-)

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    1. Grazie per il tuo intervento. Purtroppo sarà ancora molto lunga, dobbiamo avere fiducia nei nostri figli!

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