Io faccio così. Viaggio in camper alla scoperta dell'Italia che cambia di Daniel Tarozzi

Un viaggio interessante quello con Daniel Tarozzi su di un camper che
attraversa l'Italia intera alla scoperta di tutto quello che si muove in senso positivo.
Tanti incontri e racconti di persone che hanno deciso di cambiare, di inventarsi una nuova vita, un nuovo lavoro ma soprattutto un modo diverso di vivere e lavorare. Di persone che lottano (pacificamente) per migliorare il loro paese. Di persone che si connettono realmente e insieme danno vita ad una trasformazione. 

Ci sono esperienze concrete, altre più astratte ma tutte sono una spinta ad essere ottimisti, positivi, a non mollare e soprattutto a non considerarsi gocce in mezzo al mare, perché le gocce sono tante e diventano sempre di più, anche in questa nostra splendida Italia.

Leggendo questo libro scoprirete che in Italia c'è chi studia ma soprattutto applica nuovi modi per creare energia, per riciclare i rifiuti, per scambiare e recuperare, per vivere di autoproduzione e agricoltura, per fare cultura, per coltivare in modo innovativo, per aiutare gli altri, per vivere le piazze di paesi e città, per uscire dalle mafie, per creare posti di lavoro e tanto tanto tanto altro.

Vorrei raccontarvene qualcuna ma le trovate tutte anche sul sito internet: www.italiachecambia.org, ne scelgo solo tre.

In Sardegna, Daniela Ducato realizza prodotti per l'edilizia dagli scarti di pastorizia e agricoltura e dai rifiuti. www.edilana.com
Le materie prime che usiamo devono essere eccedenze! Se vengono coltivate apposta non le acquistiamo perché vorrebbe dire sfruttare agricoltura e risorse idriche. Usiamo solo gli scarti, che preferiamo chiamare eccedenze, ovvero dono.

Passamano: un locale a disposizione per scambiare prodotti, per imparare, per aggiustare, recuperare e per tessere rapporti.
Questa esperienza mi ha reso più umile. Ho imparato ad apprezzare la "gente comune". Ecco perché ora ho più speranze per il futuro.

Gruppo cooperativo Goel in Calabria: idee, prodotti, lavoro, turismo, multimedia.
non hanno bisogno di eroi o di protagonisti individuali. Serve piuttosto una consapevolezza collettiva, una antimafia che si mostri e si interpreti come normalità, e non come caso isolato.

Una piccola nota: in questo libro l'autore incontra tantissime donne! Dove c'è cambiamento, fermento e crescita ci sono le donne!

Capisco, capisco davvero, il motivo per cui i mass media sono così refrattari a dare visibilità in modo non stereotipato a quest'altra Italia. Se infatti milioni di persone cominciassero a sovrapporre le due fotografie, quella che ho scattato io e quella scattata dai cinici di cui sopra, si renderebbero conto che sono entrambe vere, che dipende dal punto di vista, che nessuna delle due, al momento, può cancellare l'altra. Ma secondo voi, per quale di questi due mondi deciderebbero di impiegare le proprie energie? In quale di queste due Italia deciderebbero di costruire il proprio presente?

Anno di edizione: 2013

Le mie note.

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