Ancora di decrescita

Il dialogo sulla decrescita che si è sviluppato nei vari blog in questi giorni (grazie al blogstorming di genitoricrescono sul tema Ecofamiglie) è stato molto arricchente e da più parti ho ricevuto consigli e idee per migliorarmi in questo senso ma anche spunti di riflessione.

Quando lessi The Secret mi rimase un po' di amaro in bocca nel sentire parlare continuamente di "cose" (chiedi, credi, ricevi), così decisi di leggere "La scienza del diventare Ricchi" che prometteva di farmi riappacificare con il mio rapporto con il denaro.
In effetti Wallace, l'autore, ha una visione molto spirituale del denaro, soprattutto insiste su una mentalità creativa e non competitiva e sul fatto che le risorse non sono esauribili, cioè ce n'è per tutti!
Ci spiega anche come il denaro possa servire per migliorarci, per elevarci, per fare tante cose interessanti e positive.

In effetti per andare a teatro o al cinema, assistere ad un concerto, ma anche per fare dello sport, per visitare il mondo, per informarsi, per aiutare gli altri, servono soldi.
Fortunatamente per leggere no perché ci sono meravigliose biblioteche.

Però riflettevo sul fatto che tutte queste attività, consumate in grande quantità, producono comunque stress nella persona.
Per esempio, per andare al cinema è necessario spostarsi in auto, trovare il parcheggio, fare la coda alla cassa, finire in un posto a sedere che non soddisfa, avere il vicino che chiacchera e disturba la proiezione...
Lo stesso per fare certi sport, per esempio io frequento il corso di Tai Chi che mi appassiona molto però si tratta sempre di organizzarsi per frequentarlo ogni settimana allo stesso giorno e allo stesso orario, che magari non è l'orario migliore per te e la tua famiglia, e se un giorno non ci vuoi andare devi fare sforzo su di te...e lo stesso ti devi spostare in auto, il parcheggio, sei in ritardo, non trovi il cartellino per entrare....Schiocchezze, certo ma...

Immaginiamo di trarre il nostro "divertimento" solamente da noi stessi, dalle persone e dalla natura.
E' totalmente gratis fare lunghe passeggiate nella natura, giocare a rincorrersi con i figli, piantare i pomodori nell'orto, cantare tutti insieme, inventare una storia e rappresentarla.

E' totalmente gratis frequentare persone positive, creare momenti piacevoli, scambiando idee e opinioni.

E così immagino...Immagino che ogni Comune ed ogni Circoscrizione, nelle città, metta a disposizione un luogo dove le persone si incontrano ed un deposito autogestito.
In cui portare ore di tempo, oggetti da scambiare, organizzare divertimenti per tutte le età.

E immagino che non per questo l'economia si fermi ma cresca in modo diverso, cresca basandosi sulla creatività delle persone, sulla qualità dei materiali, sul valore nel tempo.

E vorrei chiudere con uGrassettona frase di Francesca che avete letto nell'intervista "Ecologico è quello che hai già!" e con le splendide parole di Sybille prese dal suo Buntglas:


La motivazione ad acquisire determinati comportamenti per me non sta nella “coscienza sporca” sul “cattivo comportamento”. Sta invece nella consapevolezza che il proprio comportamento è associata con una migliore qualità della vita, un atto pienamente egoistico, in fondo. Libertà e l’indipendenza sono valori forti nella nostra famiglia, ma forse nel senso diverso da quello che dice la pubblicitá e l’economia. Essere liberi dal consumismo, liberi dalle pseudo-indipendenza come la mobilitá assoluta e la comunicazione illimitata. Perché esporsi a questo stress? Perché cedere alle pressioni per guadagnare più soldi per potersi permettere piú cose? Perché non invece provare ad avere bisogno di meno cose, di essere meno dipendenti dal fatto di vestire in un certo modo, di aver bisogno di andare in ferie chissá dove, di sprecare tempo ed energia in attivitá che non ci danno vera soddisfazione. So che sembrano frasi banali, ma in questa filosofia noi ci crediamo: desiderare di meno aumenta la soddisfazione e la felicitá. Sapere che basta poco per avere il necessario. Non legare il fatto di essere felici con il fatto di possedere o non possedere certe cose, di potersi permettere o non, certe attivitá.

Commenti

  1. Sono daccordo in generale con queste riflessioni, e sono convinta che ogni azione che facciamo verso questa direzione sia importantissima e possa fare la differenza. L'unica perplessità è riguardo al discorso svaghi culturali. Fermo restando, che cerco di scegliere avvenimenti, teatri e cinema il più vicini a me, credo che sulla cultura,non sia il caso di lesinare. Riesco a divertirmi anche con poco, da sola, o in compagnia, facendo una passeggiata o creando in casa, leggendo, frequentando la biblioteca che raggiungo a piedi, ma certe cose, non le seguo solo per divertirmi , anche per arricchirmi e trovo che sia molto importante trovare le occasioni anche all'esterno (cinema, teatro, mostre, convegni).
    Non tutti i paesi hanno un'offerta abbastanza ricca di eventi di quel genere, ma credo che non si debba aspettare che siano i comuni a svegliarsi, bisogna iniziare a "rompere le scatole" e trovare il modo di creare queste opportunità, magari con l'aiuto di un'associazione o di altre persone... anche partendo da cose piccole a scuola etc. R quando si si muove, magari darsi un limite KM. o Viaggiare insieme in comitiva e non solo in 1 o 2 persone in questo modo poi, è bello anche condividere opinioni e impressioni del dopo evento oltre a risparmiare. :)

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  2. Sempre se trovi qualcuno del tuo paese che la pensa come te...
    Se hai energia da vendere per continuare senza essere seguita convinta che qualcuno arriverà...
    Sempre se il tuo comune che aveva annunciato che il 2009 sarebbe stato l'anno del sociale ma nessuno se ne è accorto, sia solo in ritardo.
    La mia è una domanda "per assurdo", un po' esagerata: ma siamo sicuri che abbiamo bisogno di arricchirci, non è che tutta la ricchezza è già dentro di noi ?

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