E adesso vi dico proprio la mia...

Leggete il bellissimo post di Lanterna e quello di Extramamma su Donne Pensanti.
Ma leggete anche i miei post attorno a questo argomento e tutti i discorsi che si fanno in giro.

Ecco adesso però vi dico veramente la mia opinione.

Lasciando perdere il passato (che è, appunto, passato), non potendo parlare del resto del mondo che non conosco approfonditamente:

I maschi maschilisti al potere di chi sono figli ? Solo di uomini? No, carissime, probabilmente la maggior parte degli uomini ha avuto una madre....

Quindi oggi VOI DONNE che avete FIGLI MASCHI avete il DOVERE di educarli al rispetto dell'altro sesso e NOI donne che abbiamo figlie femmine al rispetto e valorizzazione di se stesse.

E poi le POCHE donne al potere che criteri hanno per scegliere i loro dipendenti? Gli STESSI dei colleghi uomini?

Quello che penso è che siamo tutti colpevoli di come vanno le cose.

E mi spiace, carissime mamme di maschi, ma anche voi lo siete, quando adoranti crescete il vostro bambino come un principe !

E mi spiace, carissime mamme di femmine, ma anche voi lo siete, quando severe crescete la vostra bambina come una piccola cenerentola...

Commenti

  1. Non posso che essere d'accordo: ho un figlio maschio e una femmina. Ma ho anche un marito che impersona la parità di cui tante parlano ma che non mettono in pratica. Penso che l'esempio valga più di mille parole.

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  2. ciao, capito qua per la prima volta da lanterna e ho appena scritto un post sull'argomento (evvai, anche io!)...quello che tiri fuori tu è un altro aspetto molto interessante della questione! a volte però abbiamo incamerato così bene alcuni atteggiamenti dei nostri genitori, che non ci rendiamo conto di riversarli sui figli...la mia famiglia comunque è composta da quattro donne e una gatta e l'unica cenerentola sono io!
    piacere, polly

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  3. Approdo qui dopo essere passata da Extramamma....Io sono, da più di 25anni, titolare di una piccola azienda, e la maggioranza delle maestranze sono donne. Donne che 20anni fa erano ragazzine (fidanzate) e che poi sono diventate mogli e madri, qualcuna ha chiesto il part time (soprattutto quelle che hanno procreato più volte...) e l'hanno ottenuto. Io stessa mi sono sposata e ho avuto una figlia. Basta organizzarsi e collaborare...
    Nel mio piccolo, ho fatto e faccio del mio meglio per le donne.
    Un sorriso
    Tatti

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  4. Basti pensare all'assurda divisione dei giocattoli in maschili e femminili: anche questi sono stereotipi da eliminare. Oggi un bamabino che gioca con le bambole o con le pentoline non si può neanche nominare... siamo intrisi di questi luoghi comuni...

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  5. CAVOLI! Questo post è da urlo. Mi fa venire la voglia di fare la ola.
    Tutto quello che hai detto è vero. Io sono impegnata, nei quasi tre anni di matrimonio, nella rieducazione domestica di mio marito. Ci sono miglioramenti enormi ma il traguardo è ancora lontanissssimoooo. Ma non demordo. Tutto questo dovrebbe avvenire in un un clima sereno e armonioso. Ma questa è poesia, soprattutto quando c'è tutto da fare.
    Il lavoro è arduo perchè a casa sua non toccava neanche un bicchiere per l'acqua. E quella cretina di mia suocera un giorno mi ha detto: adesso ti arrangi tu. Neanche avesse allevato il principe ereditario del Galles!
    Quando ci ripenso mi girano le ovaie, deve essere per quello che non rimango incinta!
    Comunque ha allevato così anche mia cognata, che con due bambini e un marito scansafatiche, non riesce a mandare avanti la casa da sola e, quella doppiamente cretina di mia suocera, va ad aiutarla due o tre volte la settimana. MA SI PUOOOOOOO'?

    P.S. Ti seguo da un paio di mesi, e questo commento mi è uscito proprio dal cuore.

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  6. Purtroppo la "cultura" è quella e mi sa che sarà ancora molto dura a morire.
    Mio marito è figlio unico, proviene da una famiglia dove la donna è la serva e gli uomini stanno distesi sul divano con le gambe allungate sul tavolino...
    E' stato piuttosto faticoso "rieducare" mio marito, ma alla fine ho vinto io!!!
    Ho due figli, un maschio e una femmina. Li educo nella stessa identica maniera. Mio figlio apparecchia, sparecchia, cuce e stira. Adesso vorrebbe imparare a cucinare.
    E' vero, gli stereotipi cominciano già dai giochi: bambole e pentoline per le femmine, così imparano fin da piccole quel'è il loro posto... Lego, meccano e pistole per i maschi, perchè loro dovranno lavorare e dominare!!!
    Avevo un'amica che, rimasta incinta per la seconda volta, sperava con tutte le sue forze di avere un'altra femmina. Io le ho chiesto il motivo e lei, candida e convinta, mi ha risposto. Sai, un maschio devi farlo studiare, deve laurearsi. Con una femmina basta che le combini un buon matrimonio.
    Io e mio marito ci siamo guardati negli occhi e poi siamo andati alla ricerca di un calendario. Eravamo ancora nell'800?????
    C'è ancora parecchia strada da fare.
    Ho visto su RAI3 uno stralcio di una trasmissione qualche giorno fa, non ricordo quale trasmissione era, ma confrontavano la pubblicità in Italia con la pubblicità nel resto dell'Europa.
    Da noi la donna è usata come corpo, spesso nudo e provocante, anche per pubblicizzare il silicone delle finestre o per reclamizzare uno jogurt; da noi le bambine fanno le donnine di casa per reclamizzare una sottiletta o una marca di pasta; da noi si utilizzano frasi allusive e con doppi sensi offendendo la dignità della donna e la sua intelligenza... Nel resto dell'Europa non è così!!!
    Ma perchè siamo rimasti tanto indietro?
    ma le buone vecchie femministe, quelle che rompevano tanto le balle una volta, che fine hanno fatto???
    Sono tutte in cucina a preparare un timballo per il maritino?
    Un abbraccio, cara Amica e Sorella
    Francesca

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  7. Grandissima Milla! E' che purtroppo l'esempio vale più di 1000 insegnamenti, ed è inutile dire alle figlie di non farsi mettere i piedi sulla testa, ed ai maschi non di COLLABORARE, non di AIUTARE (vomito!) ma di condividere il peso di casa e famiglia, se poi in casa vedono situazioni completamente fuorvianti.
    Io purtroppo sono una di quelle, ammetto: lasciato il lavoro alla nascita di Claudia mi sembra giusto contribuire al menage portando avanti i lavori di casa e la gestione della bimba. A lungo andare la mia disponibilità è ovviamente divenuta obbligo, ed ora se chiedo, una volta ogni 6 mesi, a mio marito di fare qualcosa mi viene risposto con un "COMANDI !!!" che mi fa andare il sangue alla testa. Quindi, piuttosto, faccio tutto da me. Ed è questo che mia figlia vede. Ho un bell'infarcirle la testa di sani concetti, se poi vede suo padre dopo cena alzarsi ed andarsene alla tv.

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  8. Alchemilla concordo con tutto quello che dici è da anni che mi scontro con mia madre, amiche, parenti, ecc

    e dico Brava Tatti!!
    Bello, fai un post sulla tua azienda, che condividiamo...Alchemilla, intervista la Tatti!!! :)

    Sono anche io dell'opinione che non sia facile, mi è rimasta impressa (come ogni cena, ogni pranzo, ogni che so io) anche al Ficata day, per esempio, al momento di sparecchiare, no....chi è cha faceva qua e là dalla cucina?....solo le donne, gli uomini seduti a chiacchierare. (tranne sicuramente eccezioni che non ho approfondito, ho notato solo "la massa"...). E' una cosa molto comune ed automatica. In casa nostra invece ci si divide i compiti....a parità di impegni!!...quando lui lavorava tutta la settimana fuori regione, turni di notte ecc ecc. è ovvio, ma non perchè son donna, che a casa pensavo io. Lavoro a casa! Quando invece ho quelle giornate che ho da girare come una trottola per via dei miei genitori anziani, e già in mezza giornata ho esaurito le energie fisiche e psichiche di un mese, lui mi capisce già dalla voce e dalla faccia con cui rientro, automaticamente prepara il pranzo, apparecchia, sparecchia...mi chiede sempre, anche quando è stanco se ho bisogno di aiuto. Sono molto fortunata, perchè viveva da solo ed è un ragazzo più sensibile della media perchè sua madre (è olandese e ho detto tutto...)è molto avanti, eh eh....devo dire che sono stata fortunata anche con la "suocera", eh eh

    Dico solo che è possibile, si dipende in pari dalle donne e dagli uomini educare i propri figli.

    Dani, è proprio sul "piuttosto faccio tutto da me" che caschiamo!!! Non mollare!!! lascia stare l'orgoglio ^____^

    Se per scelta, oppure obbligo, sei a casa, lui la vive come naturale che ci pensi tu, ma se tu qualche volta stai malino, oppure il suo lavoro non fosse stancante e non mostra segni di aiuto, io direi che....la mia tazza non se la merita!!! :)
    potresti anche fare sciopero eh eh

    Scusate sono stata lunga...

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  9. Apperò...mi ero persa il commento di Cicabuma, bello!!

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  10. Hai ragione. Purtroppo non è garantito che una ottenga i risultati sperati. Cioè, lungi da me crescere adorante i miei due principini, anzi passando diverso del mio tempo a rivendicare rispetto per il mio lavoro in casa, non sono sicurissima che con la loro futura partner (ammesso che la trovino) saranno rispettosi.
    Lo spero, ma non è così matematico.

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  11. Leggendo il commento di Cicabuma, mi è venuto da scrivere che lo stesso vale per le femmine. Hai voglia te di far loro una testa così sull'importanza di valorizzarsi come persona e non come corpo quando sono bombardate sin da piccola da una TV spazzatura e dalla pubblicità che propone loro solo certi modelli (Zanardo docet).
    Noi ce la mettiamo tutta ma chissà se ce la faremo ad avere la meglio.

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  12. Grande Tatti!
    Cos'altro aggiungere?
    Siete grandi!
    E, Tatti, è l'esempio lampante che se guardiamo bene c'è molto molto molto positivo attorno a noi!
    E vederlo non significa chiudere gli occhi di fronte al negativo, secondo me...

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  13. sono daccordo!!!
    Aggiungo solo che secondo me l'atteggiamento non maschilista, non è solo il fatto di aiutare nelle faccende, secondo me è proprio il fatto che un uomo possa percepire in generale il valore della donna come il proprio,come essere umano, le azioni vengono di conseguenza.
    Questo per parlare in generale, nello specifico dico anche che le prime a dover percepire il nostro valore dobbiamo essere noi perchè gli altri sono solo il nostro specchio...eh sì anche se non ci crediamo, perchè in testa tutte siamo contro certi atteggiamenti ma nelle viscere poche donne sentono abbastanza autostima da non fraintendere l'aiuto al prossimo con totale abnegazione sitile crocerossina, per dimenticarsi di se stesse... non c'è da stupirsi che l'ambiente risponda per ciò che gli si trasmette :)
    Grazie della riflessione :)
    una radiosa giornata
    StefiB

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  14. Sono arrivata tardi, ma sono arrivata...hai ragione in pieno. La responsabilità è di noi genitori, cerco di fare del mio meglio, non guardo iin casa degli altri ma dai discorsi che sento in giro, di certi papà, ogni tanto mi deprimo e poi mi arrabbio!

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