COLAZIONE DA TIFFANY - Truman Capote (1958)

Holly Golightly è una ragazza molto giovane con una vita da donna di mondo, con un carattere allegro e coinvolgente. Sempre circondata da uomini attratti da lei, ha un potere su di loro.
Non è chiaro come guadagni i suoi soldi, sembra a suon di mance dai generosi amici. Ogni settimana inoltre viene pagata per andare a trovare in prigione un boss mafioso. Qualche amante, qualche cena: non è una prostituta, piuttosto una divertente accompagnatrice.
La storia è raccontata dall'inquilino dell'appartamento sopra il suo: uno scrittore che fatica a farsi conoscere.
Alla fine anche Paul sembra innamorato di lei ma non farà niente per dimostrarglielo, limitandosi ad essere un amico, fedele, disponibile e paziente.
Alle spalle Holly ha una storia di dolore e sofferenza, abusi e povertà.
Holly vuole conoscere, scoprire, viaggiare, ama gioielli, vestiti, trucchi e profumi, ama essere circondata da gente. Vuole sposare un uomo ricco, preferibilmente anche molto più vecchio di lei, per farsi mantenere.
Non si sa che fine farà Holly, scompare, e Paul non avrà più sue notizie ma non smetterà mai di attenderle.
Poche pagine nelle quali si delineano molto bene i personaggi, in cui ti sembra di vedere Holly, soprattutto se non si è mai visto il film che ne è stato tratto. Due storie differenti.
Io in questo libro ho visto la sofferenza di Truman Capote, ho sentito il suo sforzo nel riuscire a scrivere un romanzo breve in cui mettere molti argomenti che gli stanno a cuore e poi, in Holly, ho visto un delizioso Truman!

Titolo Originale: Breakfast at Tiffany's

Letto: 8 agosto 2011, al parco

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