Il fiore del Frangipani di Célestine Hitiura Vaite

Quest'anno ho partecipato ad una sfida di lettura su Anobii chiamata "Solo Donna in Tour",
che chiedeva di leggere almeno quattro libri di quattro autrici di quattro Stati diversi per ogni continente. E quindi mi sono trovata "obbligata" a leggere anche autrici dell'Oceania che non conoscevo assolutamente.
La prima esperienza in Papua Occidentale è stata positiva, quindi sono partita per Tahiti, nel paradiso della Polinesia, accompagnata da Célestine Hitiura Vaite con un romanzo semplice, che mentre racconta la sua storia passa molte informazioni sulla vita a Tahiti.
Faa’a, proprio vicino all'aeroporto di Tahiti, 
è lì che vive Materena e lì viveva anche l'autrice
Qualcuno definisce questo romanzo banale ma io trovo molto più banale la violenza e l'eccesso piuttosto che la semplicità della vita quotidiana, di una madre, la splendida
Materena, che mette impegno e amore per aiutare la figlia Leilani a crescere.
Leggete l'enciclopedia e non dovrete alzare un dito in casa.
Il fiore del Frangipani



Nei rapporti personali descritti in modo simpatico in questo libro ci si ritrova un po' tutti. Mia figlia undicenne, per esempio, assomiglia molto al carattere oppositivo e puntiglioso di Leilani. 
Mi sono ritrovata in molte discussioni tra madre e figlia.

Mi è piaciuto anche perché Materena ne ha una per tutti: non ha paura a mettere in discussione certe tradizioni, a criticare gli uomini o la parentela.
"E' un uomo" sbuffa Tapeta. "Inutile parlare di bambini agli uomini. Con loro si parla della bombola del gas e del prato, non di bambini".
"Hai proprio ragione, cucina. Gli uomini non ci sanno fare con i bambini. Sono solo capaci di farli!" 
Il frutto dell'albero del pane, grazie al quale Materena
può nutrire la propria famiglia anche nei momenti di difficoltà
Mi chiedo però, se questa voglia di Materena di indipendenza, di volere una figlia libera e sicura di sé sia un sentimento comune nelle donne tahitiane oppure sia sospinto dall'autrice che vive in Australia e quindi in una società più moderna ed emancipata.
Nel mondo di Leilani è meglio accendere una candela anziché maledire il buio.
Ho preferito la prima parte, quando Leilani cresce che la seconda che diventa un po' più "pettegola", mentre il finale è stato un po' prevedibile ma comunque bello, che ha mosso qualche corda anche dentro di me.
"Le persone non hanno un unico scopo nella vita, e che uno scopo può essere semplicemente aiutare un bambino ad attraversare la strada. Far sorridere qualcuno. Ascoltare la storia di un altro. Secondo Materena, lo scopo di una persona nella vita dovrebbe essere riuscire a migliorare un poco le cose, e l'opportunità capita tutti i giorni."

Titolo originale: Frangipani (2004), traduzione di Adriana Colombo e Paola Frezza Pavese

Tutte le mie note.

LeggiAmo 2013
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