Nel blu tra il cielo e il mare di Susan Abulhawa


Un'altro bellissimo romanzo di Susan Abulhawa. Dopo Ogni mattina a Jenin ecco Nel blu tra il cielo e il mare che ci porta direttamente a Gaza tra i profughi palestinesi cacciati dalla loro terra, da quello che viene descritto come un luogo speciale in cui vivere, Beit Daras e costretti nei campi profughi di Gaza, circondati da soldati israeliti e sempre sotto la minaccia di un attacco.

Ma è soprattutto la storia di una famiglia molto speciale, unita e anticonformista, una storia che si apre a più generazioni e il cui scopo è quello di farci affezionare ai personaggi, di farci entrare nella loro vita, nel loro cuore, nelle loro storie che sono sì disgraziate ma sono soprattutto storie di unione, di fiducia, di grande intesa.
Quello che riesco a fare in questo periodo è un'estrema sintesi ma fidatevi questo romanzo è ben scritto e non vi dimenticherete facilmente di Hajja Nazmiyeh e della sua famiglia!

Nur amava in maniera tenace, insistente e azzardata. Il suo cuore non era abbastanza scaltro per porre limiti alla generosità. Forse è questo che succede quando tua madre ti rifiuta. Il cuore è come ritardato. Impara ad amare in maniera sbagliata, troppo veloce, senza limiti.

Titolo originale: The blue between Sky and Water, tradotto da Silvia Rota Sperti (Feltrinelli, 2015)

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