PICCOLO MONDO ANTICO

Leggere è la mia passione. La mia prima grande passione. Il mio primo grande amore. Ogni tanto la abbandono per poi riprenderla con ancora più piacere.
Quest'estate è veramente proficua: lo è stata in vacanza e continua ad esserlo a casa.
Mi diverto anche moltissimo con gli approfondimenti che intraprendo una volta terminata la lettura. Mi permettono di scoprire informazioni che mi sono sconosciute (o che sono cadute nel dimenticatoio) ma anche di provare ancora le emozioni che il romanzo mi ha lasciato.
Per esempio vedere Villa Fogazzaro, mi fa entrare ancora in casa di Luisa e Franco, ospiti dallo zio Piero a Oria sul Lago di Lugano.













Grazie al romanzo di Fogazzaro ho scoperto questo lago di Lugano così tenebroso, immerso nelle montagne e l'ho inserito tra i luoghi da visitare...(ma quanti sono???)
Mi immagino come sarebbe leggere un libro come questo e poi partire, andando magari qui, a S.Mamete, a respirare quelle emozioni, a vedere quante cose sono cambiate e cercare quello che è rimasto fermo nel tempo.E magari rileggerlo seduto su una terrazza con vista sul lago.


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PICCOLO MONDO ANTICO" mi ha conquistata soprattutto per le discussioni tra Lucia e Franco in merito alla religione. Mi ha invece infastidito, molto, il dialetto, soprattutto nella prima parte. Si tratta del mio genere preferito: romanzo con sfondo storico, ambientato in luoghi reali, descritti magnificamente, arricchito da discorsi filosofici. Mi piace anche la poesia di questo testo, poesia a cui Fogazzaro teneva molto.

 La descrizione di tutti i personaggi intenti alla pesca nel lago è favolosa, danno l'impressione da lontano "d'un romito popolo ascetico, schivo della terra, che guardasse il cielo giù nello specchio liquido, solo per maggior comodità." 
Ma quando Luisa scrive a Franco "Confessa che voialtri credenti amate le vostre credenze anche perché sono un comodo riposo dell'intelletto. Vi adagiate in esse come in un'amaca sospesa in aria per tante fila lavorate dagli uomini, annodate dagli uomini a diversi uncini. Voi vi state bene e se si va tentando, saggiando con la mano anche uno solo di questi fili, ve ne turbate e avete paura che si spezzi, perché poi molto facilmente si spezzerà il suo vicino e dopo questo un altro e tutto il vostro letto fragile rovinerà dall'aria in terra con vostro spavento e dolore. Conosco questo spavento e questo dolore, so che si paga così la compiacenza di camminar poi sul solido..." mi sono venuti i brividi...


Commenti

  1. Che meraviglia questo post!
    Mi hai fatto venire una voglia irrefrenabile di intraprendere un nuovo viaggio immersa in un libro...sto ultimando Norwegian Wood Tokyo Blues ed anche per me questa Estate è stata all'insegna di libri di piacere [pochini però] e film...di sicuro farò un post...
    un abbraccio e buona Domenica

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  2. Grazie! Che meraviglia Fogazzaro e i suoi laghi...
    Mi devi dire com'è quel libro di Murakami, ho letto i racconti di "Tutti i figli di Dio danzano" e non mi ha entusiasmato...

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